Oggi vorrei portare l'attenzione sui muscoli agonisti ed antagonisti.
Nel fare un movimento o nel mantenere una posizione statica compiamo un'azione, che sia un piegamento in avanti (per esempio scendendo verso Uttanasana ) o il mantenimento della posizione raggiunta .
In entrambe le azioni prendiamo un contatto quasi immediato con la muscolatura che compie l'azione, detta muscolatura agonista.
Ciò che spesso ci sfugge, è il lavoro che compie la muscolatura antagonista, che è per definizione la muscolatura che crea le condizioni affinché l'azione si compia.
Es: piegando il braccio, prenderò contatto con il bicipite che si contrarrà per fare l'azione, ma difficilmente mi renderò conto che nello stesso momento il tricipite mollerà le tensioni e favorirà l'azione del bicipite.
Durante la nostra pratica di Yoga dobbiamo allenarci a osservare la relazione tra agonisti e antagonisti, e capire come lavorando in modo attivo con i muscoli antagonisti possiamo migliorare la dinamicità del movimento o la comodità dell' Asana .
E' importante dire che : ".... attraverso questa presa di coscienza passa la percezione della totalità."
Vi invito a fare delle provare praticando Uttanasana .
Un abbraccio
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