Chakravakasana conosciuta come "posizione del gatto" ( anche se Chakravaka è un uccello mitologico simile ad un airone ), è un'asana che può essere utilizzata come compensazione di DVIPADA PITHAM . In entrambe le due posizioni, si introduce il concetto di VinyasaKrama o progressione, metodo graduale. Per comprendere meglio, possiamo dire che durante la pratica, partendo dalla realtà del mio momento, mi muovo progressivamente verso uno scopo, per poi tornare gradualmente allo stato di partenza e rimanere soltanto con l' effetto che questo lavoro ha prodotto.
Per prendere questa posizione, mi porto a quattro zampe con gambe e braccia parallele distanti quanto le nostre spalle. Distribuisco il peso equamente tra i quattro punti d' appoggio (mani e ginocchia). Dopo aver preso coscienza del mio stato ( respiro, colonna vertebrale, attività del mentale ), inizio il movimento di arrotondamento della colonna vertebrale partendo dal bacino, per poi ritonare srotolando la colonna, sempre partendo dal bacino, cercando di percepire tutte le vertebre e gli spazi intervertebrali. La durata del movimento è strettamente collegata al ritmo del respiro.
Chakravakasana detta anche Marjariasana ( posizione del gatto che si stira ), ha un effetto di sensibilizzazione su tutta la colonna vertebrale, aumenta la sua elasticità lavorando in compressione ed allungamento delle zone posteriori e frontali. Inoltre rende elastica tutta la cassa toracica aumentando la capacità respiratoria.
Eseguire quest'asana con presenza, calma la mente ed è particolarmente indicata per chi soffre d'ansia.
Un abbraccio
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