venerdì 13 aprile 2012

VINYASAKRAMA

Proviamo ad approfondire il concetto di Vinyasakrama, come abbiamo già detto parlando di Chakravakasana, si tratta di avere un approccio alla pratica tramite un metodo graduale e progressivo.  La mia pratica inizierà con uno stop, come a voler lasciare alle spalle tutte quelle azioni e abitudini che hanno condizionato la mia giornata, tutti quei pensieri che si ripetano freneticamente portandomi lontano dall' istante  che sto vivendo.
Cercherò di creare un momento di silenzio per far si che la mente si calmi e che il corpo si rilassi. Da questo stato di silenzio e di calma  potrò iniziare a lavorare verso l'obbiettivo che mi sono prefissato ( Es. Asana ), preparando progressivamente il corpo alla postura che voglio raggiungere, utilizzando gli strumenti di cui dispongo. 
Arrivo così all' asana che diventa il centro della mia pratica, mi abbandono all'effetto che questa ha su di me, poi sciolgo lentamente ed inizio un lavoro di compensazione per riequilibrare il mio corpo. Infine torno allo  stato di partenza ritrovandomi nella calma e nel silenzio integrando l'effetti del mio lavoro.
E' importante capire che l'applicazione di VinyasaKrama non è limitata alla durata di una pratica che si pone asana come obbiettivo, ma lavorando sempre più sul sottile, và applicato ad ogni istante della pratica (compreso durante l'immobilità di una postura), và applicato durante la  meditazione e ad ogni momento della nostra vita.

"L'obbiettivo di VinyasaKrama è lavorare con consapevolezza per estendere i limiti della nostra percezione"   
                    Carlos Fiel


Un Abbraccio

venerdì 6 aprile 2012

CHAKRAVAKASANA

Chakravakasana conosciuta come  "posizione del gatto" ( anche se Chakravaka è un uccello mitologico simile ad un airone ), è un'asana che può essere utilizzata come compensazione di DVIPADA PITHAM  . In entrambe le due posizioni, si introduce il concetto di VinyasaKrama o progressione, metodo graduale. Per comprendere meglio, possiamo dire che durante la pratica, partendo dalla realtà  del mio momento,  mi muovo progressivamente verso uno scopo, per poi tornare gradualmente allo stato di partenza e rimanere soltanto con l' effetto che questo lavoro ha prodotto.








Per prendere questa posizione, mi porto a quattro zampe con gambe e braccia parallele distanti quanto le nostre spalle. Distribuisco il peso equamente tra i quattro punti d' appoggio (mani e ginocchia). Dopo aver preso coscienza del mio stato ( respiro, colonna vertebrale, attività del mentale ), inizio il movimento di arrotondamento della colonna vertebrale partendo dal bacino, per poi ritonare srotolando la colonna, sempre partendo dal bacino, cercando di percepire tutte le vertebre e gli spazi intervertebrali. La durata del movimento è strettamente collegata al ritmo del respiro.
Chakravakasana detta anche  Marjariasana ( posizione del gatto che si stira ), ha un effetto di sensibilizzazione su tutta la colonna vertebrale, aumenta la sua elasticità lavorando in compressione ed allungamento delle zone posteriori e frontali. Inoltre rende elastica tutta la cassa toracica  aumentando la capacità respiratoria.
Eseguire quest'asana con presenza, calma la mente ed è particolarmente indicata per chi soffre d'ansia.

Un abbraccio